Marche turismo: cosa vedere nella Regione che racchiude tutta la bellezza dell’Italia

L’Italia, con i suoi paesaggi, è un distillato del mondo; le Marche dell’Italia…

- Guido Piovene -

Quando parli a qualcuno che non c’è mai stato prima delle Marche, puoi notare quasi sempre una reazione che assomiglia a questa: le sopracciglia si alzano, le palpebre si muovono sorprese, la bocca si arriccia.

Perché a differenza delle più blasonate Toscana e Umbria, le Marche sono una regione sconosciuta ai più. A Milano forse credono che stia ai confini dell’Africa, a Palermo le immaginano dalle parti della Svizzera.

Eppure… le Marche sono un scrigno silenzioso di bellezza. Si concedono poco, è vero. Ma quando lo fanno è impossibile non innamorarsi del meraviglioso distillato d’Italia che racchiudono.

 

Proviamo a conoscerle un po’ meglio insieme?

Quando parli a qualcuno che non c’è mai stato prima delle Marche, puoi notare quasi sempre una reazione che assomiglia a questa: le sopracciglia si alzano, le palpebre si muovono sorprese, la bocca si arriccia.

Perché a differenza delle più blasonate Toscana e Umbria, le Marche sono una regione sconosciuta ai più. A Milano forse credono che stia ai confini dell’Africa, a Palermo le immaginano dalle parti della Svizzera.

Eppure… le Marche sono un scrigno silenzioso di bellezza. Si concedono poco, è vero. Ma quando lo fanno è impossibile non innamorarsi del meraviglioso distillato d’Italia che racchiudono.

Proviamo a conoscerle un po’ meglio insieme?

Marche turismo: i borghi da non perdere

SENIGALLIA

Forse più città che borgo, Senigallia è stata fondata col nome di Sena Gallica dai Galli Senoni nel IV secolo a.C.

Tra gli edifici storici di maggiore interesse della città puoi trovare la Rocca Roveresca, una delle più imponenti strutture con architettura militare rinascimentale della zona. Oltre alla grandiosa veduta d’insieme dall’esterno, il consiglio è effettuare una visita all’interno per vederne i sotterranei, i camminamenti, le sale e le decorazioni che richiamano quelle del Palazzo Ducale di Urbino.

Anche il Duomo settecentesco, costruito dai Gesuiti, merita senza dubbio una visita: al suo interno si trovano opere d’arte importanti come i dipinti del Barocci, del Corvi, del Ramazzani e di numerosi altri maestri, senza dimenticare una reliquia storica come il sarcofago di S. Gaudenzio risalente al XII secolo.

Altra tappa da non perdere è il Palazzo Mastai, uno dei luoghi cardine di Senigallia; proprio qui nacque, il 16 maggio 1792, Giovanni Maria Mastai Ferretti, che divenne poi papa Pio IX. All’interno del palazzo si trova la Pinacoteca d’Arte Sacra che raccoglie opere di numerosi maestri della pittura.

Come dimenticare poi famosa Rotonda a Mare? La struttura circolare, costruita sulla spiaggia di Senigallia nella seconda metà del XIX secolo per scopi idroterapici e ricreativi, oggi ospita mostre e manifestazioni.

Gli eventi più belli di Senigallia

Vuoi conoscere da vicino l’aspetto più tradizionale e vero di questa città delle Marche?

Prendi appunti, ecco qualche spunto per te:

– le iniziative ludiche organizzate dal locale Teatro La Fenice in collaborazione con la Rotonda a Mare che comprendono concerti, danze, spettacoli di circo e letture;

Sagra del Carciofo a maggio;

Festival Gastronomico Marchigiano, a fine luglio. Questa iniziativa presenta le specialità regionali come i vincisgrassi (lasagne al forno simili a quelle bolognesi), la minestra col grasso, la porchetta, il potacchio di agnello ed altre delizie, senza dimenticare i vini tipici della zona come il Verdicchio, il Bianchello ed il Rosso Conero;

– Uno degli appuntamenti classici per i turisti durante l’estate nella località marchigiana si tiene la terza settimana d’agosto, quando è ormai consuetudine assistere allo spettacolo pirotecnico organizzato dal Comune;

– il Summer Jamboree, una settimana all’insegna del rock’n roll anni ‘50 e ‘60 che richiama migliaia di appassionati da tutta Europa ed ospiti di prim’ordine da tutto il mondo. Tra i mostri sacri che hanno calcato il palco del Summer Jamboree si annoverano infatti autentiche leggende come Chuck Berry, Jerry Lee Lewis…

– alla fine di Agosto c’è poi l’evento che chiude l’estate di Senigallia: la storica Fiera di Sant’Agostino.

GRADARA

Il Castello di Gradara è un luogo veramente incantato, conosciuto sopratutto per la storia di Paolo e Francesca, i due sventurati amanti a cui Dante dedica il V Canto del suo Inferno.

La Rocca Malatestiana è formata da un quadrilatero con torri angolari. Nel cosro dei secoli è stata prima fortezza militare, poi trasformata maestosa residenza nobiliare dalle potenti famiglie che si susseguirono nella dominazione del territorio: i Malatesta, gli Sforza e i Della Rovere.

Una visita all’interno della Rocca ti permetterà di scoprire da vicino:

– il Salone di Sigismondo e Isotta
– la Sala della Passione
– il Camerino di Lucrezia Borgia
– la Camera del Cardinale
– la Sala dei Putti
– la Sala del Consiglio
– la Camera di Francesca

E se la Rocca già di giorno è uno spettacolo maestoso, riuscite ad immaginate la magia che può regalare al tramonto quando la luce piano piano si affioca all’orizzonte?

MONDOLFO

Il borgo di Mondolfo è una città fortificata sul mare in provincia di Pesaro-Urbino. Un vero balcone naturale che rispecchia l’anima di tutta la Regione: verdi colline alle spalle, mare blu davanti.

A vederlo così, quasi verrebbe da pensare che il mare sia li, dipinto sulla tela di un borgo di collina. Prova a visitarlo: ti renderai conto in un attimo che non è affatto così. Perché Mondolfo è nata come rifugio per salvarsi dalle incursioni dei saraceni ma non ha mai rinunciato alla sua anima marinara.

Lo dimostra la piccola Marotta, famosa località balneare che di Mondolfo costituisce proprio l’”appendice” sul mare.

Ecco perché oggi quando si parla di Mondolfo si dice spesso che è la terra delle due vacanze: in pochi minuti passi dal verde delle colline con i campi coltivati all’oro della sabbia e alle infinite sfumature dell’Adriatico.

Riesci ad immaginare vacanza più bella?

CORINALDO

Il centro del borgo di Corinaldo, dal carattere tipicamente medievale, è un susseguirsi di vie strette e abitazioni in laterizio; lo scorcio più caratteristico è la Piaggia, detta anche le Cento Scale, che sale dritta fino alla Piazza del Terreno, sulla sommità del colle.

Fra i più interessanti edifici di architettura religiosa spiccano:

– la barocca Chiesa dell’Addolorata
– il Santuario di Santa Maria Goretti che conserva una reliquia di Maria Goretti, nata a Corinaldo;
– la casa natale della santa;
– la Chiesa del Suffragio;
– la Chiesa seicentesca di San Francesco, che custodisce alcune tele di Claudio Ridolfi, pittore manierista che operò a lungo sul posto;
– Chiesa di Madonna del Piano, nella località omonima, la più antica testimonianza di architettura religiosa di Corinaldo.

Da visitare è anche la Sala del Costume e delle Tradizioni Popolari che conserva maestosi abiti realizzati ogni anno dalle sartorie dell’Associazione Pozzo della Polenta, in occasione della rievocazione storica Contesa del Pozzo della Polenta, che si tiene il terzo fine settimana di luglio.

Gli eventi a Corinaldo

Tra gli eventi più interessanti che si svolgono a Corinaldo possiamo ricordare:

– la Rievocazione Storica Contesa del Pozzo della Polenta. Questa manifestazione è la più antica rievocazione storica della Provincia di Ancona, che ricorda la vittoria riportata dai corinaldesi nel 1517 contro l’esercito dello spodestato Duca di Urbino Francesco Maria I della Rovere che, per venti giorni, aveva assediato senza successo la fortificazione di Corinaldo.

– la rassegna Corinaldo Jazz che si tiene ogni anno in estate e che vede protagonisti musicisti italiani e internazionali

Halloween – La Festa delle streghe che si tiene dal fine settimana precedente fino al giorno di Halloween (31 ottobre) per le suggestive vie del borgo, trasformato per l’occasione in “horror village”.

Il Santuario della Madonna di Loreto

Il Santuario di Loreto è il cuore della spiritualità marchigiana.

Al suo interno si trova la famosa reliquia della Santa Casa di Nazaret dove, secondo la tradizione, la Vergine Maria nacque e visse e dove ricevette l’annuncio della nascita miracolosa di Gesù. A protezione della Casa di Maria c’è poi un ricco e sontuoso “recinto marmoreo” che fu progettato dal Bramante.

Ma la bellezza del Santuario di Loreto non si ferma all’interno. Meravigliosi sono i camminamenti di ronda dai quali si può ammirare la dolcezza della campagna marchigiana.

Marche turismo: itinerari nella natura

Il Parco del Conero

Non si può parlare di turismo nelle Marche senza citare il meraviglioso Parco del Conero.

Una gita in questo splendido promontorio protetto dall’omonimo Parco Regionale è veramente una tappa imperdibile se ami gli itinerari nella natura.

La sua costa alta e frastagliata e lo splendido mare fanno del Conero (e dei borghi-gioiello di  Portonovo, Sirolo, Numana) uno dei luoghi di villeggiatura più affascinanti delle coste italiane. Il fondale, di rara bellezza, ricco di specie animali e vegetali, è meta di immersioni subacquee di raro fascino.

Se poi dalla natura hai voglia di passare al “movimento da città” fai tappa ad Ancona, il capolugoo di Regione.

Nei primi giorni di Maggio, Ancona è in festa per la Fiera di San Ciriaco, santo Patrono. Per quattro giorni la città è allegramente invasa da centinaia di bancarelle, mercatino degli artigiani, mostre mercato, anche con i sapori tipici, artisti di strada e l’estemporanea di pittura “en plein air”.

Per gli amanti della musica, Ancona Jazz, porta in città star internazionali ed è la principale rassegna marchigiana dedicata al jazz.

Grotte di Frasassi

Le Grotte di Frasassi sono delle grotte carsiche sotterranee che si trovano all’interno del Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi (certificato con la Carta Europea del Turismo sostenibile) nel comune di Genga, in provincia di Ancona.

All’interno delle cavità carsiche si possono ammirare delle sculture naturali formatesi ad opera di stratificazioni calcaree nel corso di 190 milioni di anni grazie all’opera dell’acqua e della roccia. L’acqua, scorrendo sul calcare, discioglie piccole quantità di calcare e cadendo a terra, nel corso di uno stillicidio che dura millenni, le deposita e forma delle concrezioni di notevoli dimensioni e di forme a volte anche curiose.

Queste si dividono in stalagmiti (colonne che crescono progredendo dal basso verso l’alto) e stalattiti (che invece scendono dal soffitto delle cavità). Le forme e le dimensioni di queste opere naturali hanno stimolato la fantasia degli speleologi, i quali dopo averle scoperte le hanno “battezzate”, denominandole in maniera curiosa.

Tra le stalattiti e le stalagmiti più famose ricordiamo: i Giganti, il Cammello e il Dromedario, l’Orsa, la Madonnina, la Spada di Damocle (stalattite di 7,40 m di altezza e 150 cm di diametro), Cascate del Niagara, la Fetta di pancetta e la Fetta di lardo, l’ Obelisco (stalagmite alta 15 m al centro della Sala 200), le Canne d’Organo (concrezioni conico-lamellari che se colpite risuonano), il Castello delle Streghe.

All’interno delle grotte sono presenti anche dei laghetti in cui ristagna l’acqua dello stillicidio e dei “pozzi”, cavità cilindriche profonde fino a 25 m che possono raccogliere l’acqua o convogliarla verso piani carsici inferiori.

La visita della grotta ha una durata di 70 minuti. I gruppi sono accompagnati da guide professionali fornite dal Consorzio Frasassi. Il percorso è lungo 1.500 metri; è ben attrezzato e facilmente accessibile. La temperatura interna è di 14 °C costanti.

Poco lontano dalle grotte, sorge l’Abbazia romanica di San Vittore delle Chiuse, risalente all’XI sec, una delle più importanti testimonianze dell’architettura romanica nelle Marche. Il Museo speleo paleontologico e archeologico di Genga è allestito nel cenobio dell’Abbazia di San Vittore (XI secolo) e conserva il famoso ittiosauro di Genga, un rettile marino lungo circa 3 metri, dall’aspetto simile a un delfino, vissuto nel Giurassico superiore, circa 150 milioni di anni fa.

I Sibillini

I Monti Sibillini, con oltre venti vette che superano i duemila metri (fino a raggiungere i 2.476 m. con il Monte Vettore), sono il cuore montano delle Marche.

Sono i “Monti Azzurri” di Leopardi, quelli che il Giovane Favoloso ha descritto così:

E che pensieri immensi,
Che dolci sogni mi spirò la vista
Di quel lontano mar, quei monti azzurri,
Che di qua scopro, e che varcare un giorno
Io mi pensava, arcani mondi, arcana
Felicità fingendo al viver mio!

“Monti Azzurri” perché guardandoli da lontano le loro cime rivolte verso il cielo assumono una sfumatura color turchino che li rende ancora più meravigliosi. E “Monti Azzurri” perché in queste terre magiche e selvagge aleggiano i ricordi di antichi riti medievali e si tramandano suggestive leggende.

Le più famose sono quelle della Sibilla, illustre profetessa che viveva in una grotta situata sull’omonimo monte e quella di Pilato, secondo la quale il corpo del famoso procuratore romano, fu trascinato da alcuni bufali nelle acque rosseggianti del “demoniaco” lago sito nell’alta incisione valliva che attraversa longitudinalmente il massiccio del Monte Vettore.

Nascosto tra questo monti si trova il Lago di Pilato, l’unico di origine naturale delle Marche. Questo piccolo specchio d’acqua è famoso perché qui vive il raro chirocefalo del Marchesoni, un piccolissimo crostaceo dalla vivace colorazione rossastra,  rinvenuto per la prima volta nel 1954 da Vittorio Marchesoni, direttore dell’Istituto di Botanica dell’Università di Camerino, durante una delle sue periodiche escursioni ai Monti Sibillini.

Se ami la natura i Monti Sibillini sono il tuo Eldorado: sentieri escursionistici, passeggiate a cavallo e in mountain bike, voli in deltaplano o in parapendio, arrampicate sulla roccia e ghiaccio, stazioni sciistiche… Hai solo l’imbarazzo della scelta per raccogliere il meraviglioso “oro verde” che le Marche ti regalano.

Meglio le Marche, la Toscana o l’Umbria?

Domanda da 100 milioni, ci dirai… E noi lasciamo rispondere il Times che in un recente articolo dice:

Dimenticate la Toscana. Dimenticate il Chiantishire. Andate alla scoperta delle colline e delle spiagge delle Marche, la regione segreta dell’Italia

Il celebre giornale britannico invita i propri lettori a provare l’autenticità delle Marche, regione forse meno blasonata di Toscana e Umbria, ma con panorami, borghi, spiagge e città che nulla hanno da invidiare a queste due regioni di solito preferite dagli stranieri.

Nelle Marche arrivi una volta. E non puoi fare a meno di tornare.

Perchè questa regione ti conquista con il suo patrimonio artistico-culturale; ti toglie il respiro con incantevoli panorami montuosi e collinari, ti culla con il suo mare cristallino e i suoi scorci costieri mozzafiato. E, infine, ti prende per la gola con i suoi prodotti tipici e le sue eccellenze enogastronomiche (vuoi approfondire i percorsi del gusto nelle Marche? Leggi anche “Enogastronomia Marche: percorsi di gusto tra i prodotti tipici marchigiani”

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